E’ concluso da più di un mese il corso base di tessitura al quale mi sono iscritta in primavera: ho voluto provare ad essere allieva di un corso online!
Nei mesi del confinamento rigido, quando eravamo “tutti a casa”, ho iniziato ad interessarmi alla didattica a distanza: mi sono chiesta come e se fosse il caso di trasferire il mio lavoro di insegnante sulla rete.
Ho fatto qualche ricerca, trovato i portali in cui si propongono e vendono corsi di qualsiasi materia e seguito lezioni sulla costruzione di corsi da proporre online.
Mi sono interrogata su cosa fosse più fruibile e cosa incontrasse di più gli interessi di potenziali allievi. Ho fatto anche sondaggi fra amici e colleghi, per capire meglio.
Ho poi accolto il suggerimento trovato in facebook e mi sono iscritta ad un gruppo di lavoro online di tessitura: un lavoro divertente e istruttivo, gestito da Tien Chiu e Janet Dowson, due insegnanti super esperte, sia nella tessitura che nell’utilizzo dei mezzi offerti dalla rete. Questo avveniva circa un anno fa.

In autunno ho potuto tenere dei corsi alla presenza degli allievi, tutti in una stanza, con finestra aperta, mascherina e gel disinfettante sempre a portata di mano. Da novembre in poi però non è stato più possibile e quindi ho tenuto le mie lezioni di merceologia a distanza, con mezzi messimi a disposizione dalle scuole. Prima Teams, poi Meet e infine, quando ho tenuto i corsi di analisi e catalogazione della Fondazione Lisio, anche Zoom.
Un’impresa non semplice, ho constatato, specie per la merceologia: per tenere viva l’attenzione per due o più ore occorre lavorare alla progettazione e avere parecchio materiale da mostrare; la discussione ‘in classe’ risulta molto difficoltosa, specie se le classi sono composte da una ventina di ragazzi e le connessioni sono ballerine… fortunatamente però i più giovani sono pratici nell’uso delle tecnologie!
Forte dell’esperienza, ho strutturato un corso di analisi e catalogazione a distanza. L’esperienza immateriale del corso online si è concretizzata nell’osservazione degli stessi frammenti e in un lavoro pratico condotto da ciascuno. L’osservazione a schermo, in fin dei conti, non è meno efficace dell’osservazione dal vero, in qualche caso può essere addirittura vantaggiosa.
E poi, a conclusione della lezione, si fa una rapida verifica, sempre usando mezzi informatici e si ripassa assieme quanto studiato.
Ma la domanda cruciale era e resta: si può imparare la tessitura online, e ancor di più: si può insegnarla in modo efficace?